Onorevoli Colleghi! - Fra i grandi elementi di identità e di riconoscibilità nazionali nel mondo, la musica ricopre un ruolo di straordinaria quanto sottovalutata importanza.
Infatti, mentre non si contano attraverso i secoli i contributi decisivi dell'Italia all'arte musicale nel mondo, mentre nelle più significative sedi internazionali l'Italia è ipso facto il «Paese della musica», da Guido d'Arezzo alla tradizione del melodramma, mentre le nostre orchestre e i nostri maggiori rappresentanti canori da sempre svolgono nel mondo vere e proprie missioni culturali, «la realtà» interna di questo straordinario giacimento culturale risulta misconosciuta o comunque non adeguatamente valorizzata.
La musica è arricchimento spirituale, tradizione culturale, anelito emozionale, ma è anche opportunità economica, riconoscibilità ai fini promozionali del prodotto e della «scelta» Italia.
La musica è la nostra storia e una opportunità per il nostro futuro.
Far comprendere compiutamente questo obiettivo e questo dato è la finalità essenziale della presente proposta di legge.
L'educazione musicale nelle scuole di base come nei conservatori non è certo sufficiente a tale scopo, così come le ricorrenti crisi delle maggiori fondazioni lirico-sinfoniche e la costante riduzione delle risorse a sostegno del Fondo unico per lo spettacolo sono dimostrazioni di una consapevolezza marginale circa la centralità sociale, culturale ma anche economica della musica.
Da questa osservazione emerge l'esigenza di questa proposta di legge che vuole individuare un momento solenne di interesse nazionale per la musica come simbolo della nostra cultura e della nostra proiezione identitaria nel mondo.
Si prevede, pertanto, che il 22 novembre, giorno di Santa Cecilia patrona della